Menu

Basta spreco, per sempre!

10 Ottobre 2024 - BLOG
Basta spreco, per sempre!

Nel 2024 lo spreco di prodotti alimentari in Italia ha registrato un incremento del 45,6%, con ogni persona che getta nella spazzatura una media settimanale di 683,3 grammi di cibo, rispetto ai 469,4 grammi rilevati nell’agosto del 2023.

C’è da vergognarsi, come singoli e come collettività.

I prodotti più sprecati includono frutta fresca, verdure, pane fresco, insalate e cipolle, alimenti che sono pilastri della Dieta Mediterranea.

Questo aumento non solo evidenzia una gestione inefficiente della spesa domestica, ma segnala anche un calo della qualità dei prodotti acquistati, in gran parte influenzata dalle dinamiche dei prezzi low cost. Il Rapporto Internazionale Waste Watcher 2024, “Lo spreco alimentare nei Paesi del G7”, pubblicato dall’Osservatorio Waste Watcher International-Campagna Spreco Zero e dall’Università di Bologna, analizza questi dati e propone soluzioni in vista del G7 Agricoltura, in programma a Siracusa.

Uno degli aspetti emersi dal rapporto riguarda l’aumento dello spreco domestico, causato non solo da comportamenti dei consumatori, ma anche dalla scarsa qualità dei prodotti acquistati. Il 42% degli italiani afferma di dover gettare frutta e verdura perché si deteriorano rapidamente dopo l’acquisto, e il 37% sostiene che molti prodotti sono già vecchi al momento della vendita. Anche le abitudini dei consumatori giocano un ruolo significativo: il 37% dimentica gli alimenti in frigorifero, solo il 23% pianifica i pasti settimanali, e il 75% non è in grado o non è disposto a rielaborare gli avanzi in modo creativo.

Dal punto di vista geografico, il rapporto evidenzia che le regioni del Sud e del Centro Italia sono quelle con il tasso più alto di spreco alimentare, con un +9% rispetto alla media nazionale. Al contrario, il Nord si distingue per comportamenti più virtuosi, con un livello di spreco inferiore dell’11% rispetto alla media.

Anche se gli italiani dimostrano una certa apertura verso pratiche anti-spreco, come congelare i cibi o consumare prodotti appena scaduti, ci sono ancora barriere che limitano l’adozione di strategie più efficaci, come donare cibo in eccesso o trovare modi creativi per riutilizzare gli avanzi. Solo il 29% della popolazione cerca ricette per rielaborare il cibo avanzato, evidenziando una carenza di competenze culinarie o semplicemente una mancanza di tempo.

Pur mostrando segnali positivi, come l’abitudine di congelare gli alimenti e consumare cibi prossimi alla scadenza, l’Italia ha ancora molta strada da fare. La gestione degli sprechi richiede un intervento sistemico che coinvolga famiglie, imprese e istituzioni, con un’attenzione particolare all’educazione alimentare nelle scuole e al miglioramento della qualità dei prodotti disponibili sul mercato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *