La differenza storica tra pane all’acqua e pane condito affonda le sue radici nella tradizione panaria italiana, caratterizzata da una straordinaria varietà e ricchezza.
E vale ancora oggi, sia che il pane sia preparato dal fornaio, che dalle aziende del food service. Conoscere ogni tipologia di prodotto aiuta anche te a fare la giusta selezione nel momento in cui devi arricchire il cestino del pane o trovare un abbinamento per la zuppa di pesce o la minestra di ceci.
Il pane all’acqua è un pane semplice, preparato tradizionalmente senza l’aggiunta di grassi come l’olio o il burro. La sua ricetta si basa su quattro ingredienti fondamentali: farina, acqua, lievito e, in alcuni casi, sale. Questo tipo di pane si contraddistingue per la sua crosta croccante e il suo interno morbido e leggero, rendendolo estremamente versatile.
Inoltre, la sua semplicità permette di apprezzare pienamente il sapore degli ingredienti con cui viene abbinato.
Il pane all’olio, invece, è tipico di alcune regioni italiane, come la Toscana e la Liguria, e si distingue per l’aggiunta di olio d’oliva nell’impasto. Questa aggiunta dona al pane una consistenza più morbida e una durata maggiore. Il sapore ricco e leggermente fruttato dell’olio d’oliva conferisce al pane una nota distintiva, rendendolo ideale da gustare da solo o con antipasti e insalate. È perfetto per le bruschette o per essere servito con una selezione di salumi e formaggi, tipici della tua offerta di pausa pranzo.
Entrambi i tipi di pane hanno le loro radici nella storia italiana e riflettono le diverse esigenze e disponibilità di ingredienti delle varie regioni. Offrendo entrambi nel tuo bar, non solo arricchirai la varietà del tuo menù, ma fornirai anche un pezzo di storia e cultura italiana che i tuoi clienti potranno apprezzare e degustare.
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